anti-covid

Vaccino anti-covid per persone con disabilità

In Italia oltre 3 milioni di persone hanno una disabilità riconosciuta. [dati Istat]. Ad oggi, nel pieno della campagna vaccinale anti-covid bisogna tenere presente anche delle persone con disabilità, molte di queste non possono uscire di casa, altre invece hanno molte difficoltà.

Il problema: la vaccinazione alle persone disabili

In un primo momento erano state indicate come gruppi “con priorità” solo alcune forme di disabilità più che altro legate alle patologie tra le quali la sindrome di down e la sclerosi multipla mentre l’inserimento della generalità delle persone con disabilità grave tra i gruppi target con accesso prioritario insieme ai caregiver e/o conviventi, è avvenuto il 10 marzo scorso, in occasione dell’emanazione dell’ultimo decreto ministeriale di aggiornamento del piano strategico nazionale. Pertanto, ad oggi, tutte le persone con disabilità in possesso della certificazione rilasciata ai sensi della legge 104/92, art. 3, comma 3, unitamente ai loro caregiver e/o conviventi, come si dirà meglio di seguito, hanno, in forza di questo decreto, diritto alla priorità nell’accesso alla campagna.

Il vaccino per le persone con disabilità

Molte persone con disabilità e famiglie aventi diritto alla vaccinazione, specie quelle non afferenti ad alcuna rete associativa, hanno ancora difficoltà ad accedere alla stessa vaccinazione, pur se appartenenti alle categorie target individuate dal piano strategico nazionale.

 

Come si compone il piano strategico nazionale?

Esso si compone dei seguenti documenti:

  1. Elementi di preparazione della strategia vaccinale, già adottato con il decreto del Ministero della Salute dello scorso 2 gennaio 2021, nel quale sono contenute alcune prime informazioni sulle modalità di sviluppo del piano stesso;
  2. Nuove raccomandazioni ad interim sui gruppi target della vaccinazione anti SARS-CoV-2/COVID- 19 del 10 marzo 2021, che costituisce un aggiornamento emanato in quanto “le regioni sono prossime a completare la prima fase della campagna vaccinale, che prevede la vaccinazione degli operatori sanitari e sociosanitari, del personale e degli ospiti dei presidi residenziali per anziani nonché delle persone di età avanzata” e anche al fine di individuare, all’interno della seconda fase di vaccinazione (..) l’ordine di priorità delle categorie  di cittadini da vaccinare”

Nel documento, quindi, oltre a riaffermarsi la prosecuzione della campagna a favore delle persone con più di ottant’anni o che vivono presso le strutture sanitarie, parallelamente a quella del personale della scuola e delle forze dell’ordine, identifica 5 nuove categorie prioritarie in base all’età o a condizioni personali.

NB: al momento in cui viene redatta la presente guida, anche se la situazione risulta abbastanza diversificata tra le varie regioni, si ha motivo di ritenere che già in tutte le regioni si sarebbe dovuto procedere, perlomeno, ad indicare le procedure con le quali procedere alla prenotazione prioritaria per le persone con disabilità grave e loro familiari/cargiver conviventi.

 

Chi, tra le persone con disabilità ha diritto alla vaccinazione con priorità?

Hanno diritto al vaccino anti – covid con priorità le persone con disabilità che rientrano nella categoria 1, “elevata fragilità”ossia coloro che presentano alcune patologie (persone con elevata vulnerabilità) o una disabilità grave riconosciuta, secondo le seguenti definizioni:

a)  persone estremamente vulnerabili con danno d’organo preesistente o compromissione della risposta immunitaria al SARS-CoV-2;

b)  persone con disabilità fisica, sensoriale, intellettiva, psichica in possesso del riconoscimento della condizione di gravità (legge 104/92).

Il nuovo aggiornamento, pur tenendo conto delle esigenze logistiche organizzative e delle indicazioni relative all’utilizzo dei vaccini disponibili scandisce, quindi, la seguente modalità di prosecuzione della vaccinazione:

  1. Persone con più di ottant’anni e persone con elevata fragilità (persone con elevata vulnerabilità e con disabilità grave) insieme ai conviventi, caregiver, genitori o affidatari ove previsto.
  2. Completamento della vaccinazione delle categorie ricomprese nella fase uno, promuovendo la vaccinazione nei soggetti che non hanno ancora aderito alla campagna e avendo cura di includere nel personale sanitario sociosanitario tutti i soggetti che operano in presenza presso le strutture sanitarie sociosanitarie utilizzando anche i vaccini a vettore virale perché non ho ancora iniziato il ciclo di vaccinazione.
  3. Completamento della vaccinazione del personale docente e non docente scolastico e universitario delle forze armate e di polizia e del soccorso pubblico dei servizi penitenziari e altre comunità residenziali.
  4. Vaccinazione delle persone di età dai 70 ai 79 anni, e a seguire, quella delle persone di età dai 60 ai 69 anni.

 

In quali casi e con quale modalità è prevista la vaccinazione dei genitori/caregiver/conviventi/assistenti delle persone appartenenti alla categoria 1?

Il piano strategico prevede anche la vaccinazione di genitori/caregiver/familiari delle persone facenti parte della “categoria 1” nei seguenti casi:

  •  Al posto dei minori che non possono essere vaccinati per mancanza di vaccini indicati, e che rientrano una situazione di estrema vulnerabilità, devono essere vaccinati i genitori, tutori, affidatari.
  • Per le persone appartenenti al gruppo a) (persone estremamente vulnerabili) è prevista, nei casi in cui la condizione di vulnerabilità è legata al sistema immunitario, anche la vaccinazione delle persone che con essi convivono.
  • Per coloro che rientrano nel gruppo a) e b) (cioè che hanno una condizione di estrema vulnerabilità e anche il riconoscimento della connotazione di gravità ai sensi dell’art. 3, comma 3, della legge 104/92) o solo nel gruppo b) è prevista anche la vaccinazione dei familiari conviventi e caregiver, cioè di coloro che assistono in modo continuativo la persona, anche in base ad un contratto.

Anche la somministrazione di vaccino anti covid dei genitori/tutori/affidatari dei minori, conviventi e caregiver di persone con disabilità deve essere inserita in priorità rispetto al resto delle categorie e della generalità della popolazione.

Ad oggi, ciascuna regione dovrebbe avere già previsto, contestualmente alla prenotazione da parte di tutte le persone appartenenti alla categoria 1 sopra descritta, anche la vaccinazione delle persone sopra indicate, in quanto strettamente correlata alle esigenze di garantire la cura e l’assistenza, nonché la salvaguardia della salute e del benessere di coloro che hanno il riconoscimento di una elevata fragilità, comunicandone la relativa tempistica e modalità.

Fermo restando quanto indicato dal piano nazionale in merito alla indicazione della necessaria vaccinazione dei genitori/tutori/affidatari dei minori, conviventi e caregiver, non è indicato che essa debba avvenire contemporaneamente a quella delle persone con elevata fragilità, anche se ciò si ritiene auspicabile.

 

Con quale vaccino devono essere vaccinate le persone con disabilità?

Il piano strategico e il Ministero della Salute forniscono i criteri di massima da seguire per determinare la tipologia di vaccino da somministrare. La scelta del vaccino, quindi, si basa esclusivamente sulle caratteristiche e condizioni cliniche della singola persona da individuare con il contributo del proprio medico, che vengono rilevate in occasione della valutazione anamnestica eseguita prima della somministrazione, e tenute in considerazione per determinare le eventuali controindicazioni riconducibili all’uno o all’altro vaccino.

Per maggiori informazioni consultare il rapporto ISS COVID-19 n. 4/2021 “Indicazioni ad interim sulle misure di prevenzione e controllo delle infezioni da SARS-CoV-2 in tema di varianti e vaccinazione anti-COVID-19”.

 

Il consenso informato

Il consenso informato è la manifestazione di volontà con la quale una persona accetta di ricevere un determinato trattamento sanitario dopo avere ricevuto una adeguata informazione. Il vaccino anti covid è un trattamento sanitario, e pertanto per riceverlo è necessario rilasciare il proprio consenso.

L’informativa dovrà essere letta attentamente direttamente alla persona con disabilità o insieme ad essa in quanto contiene, per ciascuna tipologia di vaccino, le avvertenze e l’indicazione degli effetti indesiderati comuni e non comuni, con specifica indicazione di quando è necessario contattare il proprio medico.


L’azienda Linea Oceano consiglia a tutte le persone con patologie, o a rischio, o soggetti fragili di informarsi presso il proprio medico di base e prenotare l’appuntamento per la somministrazione del vaccino anti – covid.

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