para olimpiadi disabili

Bebe Vio nuova icona dei disabili italiani

Beatrice Maria Vio detta Bebe, la nuova stella nascente dello sport para olimpico italiano, classe 1997 vanta già un medagliere formato da una medaglia di bronzo e ben quattro medaglie d’oro in soli tre anni di competizioni.

 

La nostra campionessa ha una vita normale fino all’età di undici anni, quando viene colpita da una brutta meningite fulminante, che le causò un’estesa infezione. Purtroppo questo aggravarsi delle condizioni portò all’amputazione di entrambi gli arti sia superiori sia inferiori.  La piccola Bebe, resa disabile dopo l’intervento non reagisce bene, e addirittura pensa al suicidio, come confessa lei stessa:

<<Ho chiesto ai medici di uscire prima dall’ospedale perché era il mio compleanno, mio papà a casa mi faceva le medicazioni ma non avevo la morfina. Mi faceva molto male, urlavo “perché a me, perché a me” e volevo suicidarmi.  Mio papà mi ha chiesto: “E come avresti intenzione di suicidarti?” ed io: “Ora mi butto giù dal letto”. Faccio per buttarmi giù, lui non ci credeva, mi ha preso al volo e mi ha rilanciata su e poi mi fa: “Bebe scusami, buttandoti giù dal letto non ti suicidi ma ti fai ancora più male e poi vieni da me a rompere! Se vuoi, me lo dici, siamo al secondo piano e ti porto alla finestra. Se ti butti da lì è sicuro”. Io rimasi così: avevo undici anni, volevo suicidarmi e mio padre mi diceva “Guarda, il letto non funziona, se vuoi ti porto alla finestra”. A quel punto mi disse: “Bebe, ma non rompere le p***e che la vita è una fi**ta!’. Ed io sono rimasta lì a pensare che la parte dura era finita e a quel punto era tutto relativamente in discesa. È stata questa frase a illuminarci”.>> racconta Bebe.

 

Un anno dopo questo brutto episodio la giovane Bebe riprende ad allenarsi in palestra, luogo già frequentato prima della malattia, ritrova la voglia di combattere e di vivere. In pochi anni è pronta ad affrontare le più grandi competizioni di scherma. Si presenta ai Giochi di Rio de Janerio, e si aggiudica il Paralimpic Sport Award. Il secondo atleta para olimpico italiano ad aggiudicarsi il premio, prima di lei, nel 2012 a Londra era stato Alex Zanardi.

 

Bebe ci insegna che non abbattersi e lottare per la vita rende tutto più bello. Come disse il suo papà “la vita è una gran fi**ta”, lo è per i disabili come per i normodotati, basta avere lo spirito giusto per affrontarla.

 

La maggior parte dei disabili ha frequentato le scuole, si laurea, ha un lavoro, una famiglia, tutto grazie alla forza interiore e la voglia che li spinge a superare i loro limiti.

Senza negare che la vita di un disabile costretto in carrozzina è più complicata, ma oggi con la tecnologia si arriva ovunque.

 

Linea Oceano, tra i molteplici prodotti che offre al cliente per agevolarlo nella vita quotidiana ha a catalogo il >> WC ELETTRONICO <<

Il water giapponese o wc che dir si voglia, è una tavoletta elettronica, che garantisce il massimo dell’igiene personale attraverso le sue molteplici funzioni. Metà bidet e metà water, è parte integrante della cultura asiatica, per questo motivo è conosciuto anche come wc giapponese.

Linea Oceano è tra i primi a credere in questo prodotto e a iniziare la distribuzione in Italia.

 

wc elettrico

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