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Anziani soli e abbandonati

Gli anziani spesso rimangono soli e si sentono abbandonati. I figli ormai grandi hanno la loro famiglia, e tra il lavoro e i vari impegni dedicano sempre meno tempo ai propri genitori.

Anziani soli e abbandonati

Dopo una certa età ci si sente spesso dimenticati. Quello della solitudine è un problema sottovalutato nella nostra società, che vive di velocità e ignora la lentezza. Come se la gente sui social e le persone fuori, vivessero su binari paralleli che non si incontrano. Secondo l’Istat, l’innalzamento dell’età della popolazione porterà con sé diverse problematiche: aumenteranno le persone non autosufficienti e la solitudine e l’emarginazione sociale diventeranno fenomeni diffusi. I problemi saranno cure e assistenza. Ma anche pensioni e previdenza.

Nei prossimi 50 anni le generazioni maggiormente a rischio di non autosufficienza passeranno da un quinto a un terzo della popolazione italiana“, dice il presidente dell’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale Italiana. “Nel 2030, le disabilità interesseranno 5 milioni di anziani. E allora, forse è meglio prepararci perché il futuro ci guarda dritti in faccia e ci chiede attenzione“.

Anziani soli assistenza

Arriva una certa età che, per forza di cose, c’è bisogno di un altro punto di appoggio, umano e istituzionale, per continuare a vivere in maniera dignitosa. La famiglia, però, non sempre ha le possibilità materiali per farsi carico di una persona anziana. I figli lavorano, e quindi ci si deve appoggiare ad una struttura di ricovero oppure ad una badante. Precisiamo che l’assistenza agli anziani da parte dei figli è un dovere legale.

Anziani soli e senza figli

La legge Italiana riporta diversi articoli che obbligano di prestare aiuto economico alla persona che versa in stato di bisogno da parte di chi vi è legato da particolari vincoli familiari. Il diritto agli alimenti comprende gli alimenti naturali, quali vitto, alloggio, cure mediche, e i doveri civili, collegati ai bisogni di natura morale e sociale. Esso è espressione di un vincolo di solidarietà familiare fondato sul principio della vicinanza e dell’intimità dei rapporti familiari.

Soggetti obbligati per legge alla corresponsione degli alimenti sono nell’ordine: il coniuge; i figli legittimi o legittimati o naturali e adottivi e, in loro mancanza, i discendenti prossimi anche naturali; i genitori e, in loro mancanza, gli ascendenti prossimi, anche naturali; gli adottanti; i generi e le nuore; il suocero e la suocera; i fratelli e le sorelle germani o unilaterali, con precedenza dei germani sugli unilaterali.

Anziani che vivono da soli

Gli anziani residenti da soli hanno probabilità maggiori di essere poveri, specialmente con l’età avanzata. Molti soffrono di solitudine (il 60% degli over 75 anni) e isolamento sociale. In coloro che presentano problemi di salute o deficit sensitivi, i sintomi nuovi o che indicano peggioramento possono non essere notati. Molti hanno difficoltà ad attenersi agli schemi terapeutici prescritti. A causa delle limitazioni fisiche e dal momento che mangiare è un’attività sociale, alcune persone anziane che vivono da sole non si preparano pasti bilanciati e completi, rendendo la malnutrizione un problema preoccupante.

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