Dalla riabilitazione all’autonomia domestica

In questo articolo si parlerà di come una persona con difficoltà motorie possa raggiungere, mediante la riabilitazione, la propria autonomia in sicurezza, senza dover dipendere troppo da chi normalmente presta assistenza.

Chiunque abbia una situazione invalidante potrà risolvere il problema, con dignità e senza dover essere “di peso” o dover continuamente chiedere aiuto, scoprilo leggendo l’articolo!

Chi è ANIK ?

L’ANIK, Associazione Nazionale Idronikesiterapisti, da oltre ventisei anni si occupa di formazione specialistica rivolta a professioni sanitarie come Fisioterapisti, Medici e Terapisti della Neuro e Psicomotricità Infantile.

In tanti anni le persone che si sono rivolte agli specialisti ANIK sono decine di migliaia, comprese intere strutture riabilitative con l’obiettivo di formare il personale e dare la possibilità a tanti pazienti di tornare ad essere autonomi attraverso un percorso terapeutico in grado di rimettere in condizione le persone di affrontare una vita il più possibile normale, malgrado le difficoltà.

Ad esempio, tra le strutture simbolo che hanno ospitato la formazione ANIK, ricordo La ASL di Bolzano, ASL di Reggio Emilia, ASL di Siena, ASL di Messina, l’ospedale Santa corona di Savona, le unità spinali Niguarda (MI), Careggi (FI), CTO (Roma), Cannizzaro (CT), strutture INAIL, ANFAS (PT) ecc. tutte unite dall’intento di dare la possibilità ai propri assistiti di superare le obiettive difficoltà derivanti da un infortunio o da una malattia.

“tutte unite dall’intento di dare la possibilità ai propri assistiti di superare le obbettive dfficioltà derivanti da un infortunio o da una malattia”

 

Cosa succede ad una persona che perde le proprie capacità motorie ?

In base ai dati di una ricerca svolta negli Stati Uniti, la disabilità fisica comporta nella persona uno stato di crisi simile alla perdita di un membro della famiglia; per fronteggiare le limitazioni funzionali ed i cambiamenti che essa comporta, è quindi necessario un adattamento psicologico che può così riassumersi:

  • Shock iniziale ed incredulità
  • Rifugio e negazione che la disabilità sia reale o permanente
  • Angoscia, afflizione o depressione
  • Reazione contro la dipendenza da altrui o dall’assistenza, spesso espressa con rabbia
  • Eventuale adattamento basato soprattutto sull’accettazione della disabilità e una rinnovata partecipazione alla vita.

Le fasi possono non essere distinte e mescolarsi ad altre, è un problema individuale. L’adattamento interviene quando c’è interazione tra la persona e l’ambiente, come quello sociale o domestico.

L’accettazione non è propriamente una riconciliazione con il proprio destino. Rappresenta piuttosto un punto d’arrivo in cui la disabilità è vista come una condizione che certamente non toglie dignità alla persona e che “dovrebbe” non togliergli la voglia di vivere.

La prima difficoltà di una persona che era autonoma è quella di dover dipendere da altri; poi si scopre come cambia il rapporto con il tempo, tutte le cose normali richiedono molto più tempo: il muoversi, il vestirsi, il lavarsi, il passare da una sedia ad una vasca o una doccia, fino alla possibilità di uscire di casa per frequentare luoghi o persone care. E’ necessaria una riabilitazione mentale oltre che fisica.

Cosa fare quando una disabilità di cambia la vita? Rinunciare a vivere non è la scelta giusta!

Le persone con problemi motori che frequentano la nostra struttura spesso commentano che anche loro vorrebbero qualche comodità in casa per poter vivere con maggior dignità.

La riabilitazione non avrebbe alcun senso se non mettesse in condizione di ricondurre una vita sociale e rientrare nella propria casa senza disagi.

 

Tutti gli specialisti ANIK, dopo aver addestrato alle autonomie il paziente, per mezzo di specifiche sedute di riabilitazione, suggeriscono come adattare l’ambiente lavorativo o domestico, (talvolta una spesa che è un investimento per il proprio futuro, un riconquista per la propria dignità, la propria autonomia, il piacere di dedicarsi cure), perché chi sta bene con se stesso sta bene con tutti!

Uno dei problemi principali è affrontare l’igiene personale, la vasca per una piacevole doccia, pertanto noi ANIK abbiamo approvato i prodotti della LINEA OCEANO, a sua volta già approvata dall’Associazione Italiana Paraplegici.

3 Vasca con sportello Samoa sml

vasche da bagno con porta laterale prodotti italiani

Vi raccontiamo alcune storie esemplari:

La storia di AMBROGIO

il nostro assistito, dopo un rovinoso incidente motociclistico, si è trovato costretto a cambiare casa per via delle barriere architettoniche! La sua lesione midollare e la sua struttura fisica limitavano molto l’autonomia. Nel progettare la nuova casa le maggiori attenzioni si sono rivolte proprio per l’ambiente del bagno, il quale necessitava di spazi adeguati e praticità.

La vasca con sportello gli ha permesso di velocizzare i tempi per lavarsi, non ha bisogno di assistenti perché riesce da solo a passare dalla carrozzina alla vasca e come conseguenza ha ripreso a lavorare.

 

La storia di ROBERTO

Roberto, dopo aver avuto una lesione midollare a seguito di un tuffo in mare, ha effettuato diversi anni di riabilitazione per poi poter tornare nella sua casa con la sua bellissima famiglia, moglie e due figli. Anche qui con una attenta progettazione e senza stravolgimenti, il problema del bagno è stato brillantemente risolto: la soluzione è stata talmente condivisa dai familiari al punto che ne usufruiscono loro stessi!

 

La storia di SANDRA

Di sicura originalità anche il caso di Sandra, una giovane quarantenne colpita da una malattia che progressivamente l’ha resa debole e poco autonoma: pensando di avere già risolto il problema con l’adattamento di una doccia nel proprio bagno, un giorno ha effettuato un passaggio che ha provocato la frattura di una gamba, poiché soffriva di osteoporosi da carenza di attività motoria. (Questa evenienza è molto frequente anche in persone anziane).

La realizzazione di una nuova vasca con doccia ha tranquillizzato tutti, evitando altri futuri inconvenienti!


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